In questa prima fase ci dedicheremo all’analisi del sito web per comprendere i punti carenti della struttura, la natura del tuo business e poter stabilire un piano di lavoro efficace.

Google considera la velocità di risposta delle pagine del sito web un elemento chiave per il posizionamento in quanto fornisce agli utenti un’esperienza di navigazione piacevole ed immediata. Un sito web con una velocità che non rispecchia gli standard dei motori di ricerca viene declassato in quanto considerato di bassa qualità.

Al giorno d’oggi la maggior parte del traffico utenti proviene dai dispositivi mobili, pertanto i motori di ricerca puntano a indicizzare siti web responsivi, ovvero che hanno aggiornato la propria tecnologia per una migliore navigabilità della piattaforma web.

Ogni attività richiede uno studio differente che, in base alla competitività del settore, necessità un numero di parole chiave specifiche. Esistono parametri e regole ferree da rispettare sull’uso delle parole chiave all’interno del codice del sito, dei testi e dei contenuti di ciascuna pagina del sito per non incorrere a penalizzazioni.

Raggiungere la prima pagina di Google è un processo difficoltoso e che richiede molto impegno ed esperienza. Per avere un’idea è sufficiente considerare quanti competitor a livello nazionale ed internazionale stanno già operando, in questo momento o da lungo tempo, per mantenere o migliorare la posizione sul web. Analizzare il mercato ci fornisce importanti parametri tramite i quali gestire e ottimizzare la nostra campagna SEO.

Al termine delle dovute analisi, necessarie a comprendere l’attuale situazione e andamento è opportuno comunicare un piano di lavoro mensile che consentirà di migliorare la posizione e la reputazione del sito. In qualsiasi momento, una volta constatati risultati, si potrà optare per pacchetti SEO più avanzati al fine di raggiungere traguardi sempre più rilevanti.

Ottimizzare i testi e i contenuti di un sito web rappresenta una delle chiavi di successo di ogni strategia. È necessario verificare che i testi non siano duplicati, per evitare gravi penalizzazioni da Google, e che i contenuti rispettino precise caratteristiche, che siano leggibili anche agli spider dei motori di ricerca oltre che agli umani, e che il codice di ogni pagina sia modificato in base ai contenuti ottimizzati affinché questi abbiano pieno valore per i motori di ricerca.

Parte del lavoro deve essere eseguito costantemente sul codice sorgente di ogni pagina, e ad ogni modifica dell’interfaccia utente. I due aspetti devono essere gestiti parallelamente per ottenere risultati ottimali nell’attività di SEO onsite.

Internet è una rete informatica, in quanto tale i link interni ed esterni giocano un ruolo fondamentale. L’ottimizzazione dei link interni agevola soprattutto i siti che hanno poca autorevolezza, arricchisce l’architettura del sito per una migliore esperienza utente e consente una più soddisfacente scansione dei contenuti e delle pagine da parte dei crawler dei motori di ricerca che lavorano automaticamente per l’indicizzazione delle pagine web.

Ogni modifica della struttura e creazione di nuove pagine o contenuti deve essere comunicata ai motori di ricerca. Ad ogni aggiornamento si creerà un file XML contenente in dettaglio la nuova mappa del sito da caricare sul server e che consentirà una più facile comprensione della gerarchia delle pagine ed una migliore indicizzazione del sito.

Scrivere il file robots.txt comunica ai motori di ricerca quali pagine e contenuti del sito web indicizzare e cosa escludere.

Google My Business è uno strumento SEO offerto da Google a tutte quelle attività che intendono migliorare l’indicizzazione e la visibilità a livello locale. Una volta effettuate le opportune verifiche da parte di Google l’azienda sarà presente su Google Maps e nelle ricerche correlate al settore d’attività. Sarà inoltre possibile ricevere feedback e recensioni, i quali contribuiscono ulteriormente alla reputazione e autorità del sito web.

I motori di ricerca evidenziano l’importanza dell’usabilità dell’interfaccia utente, per questo motivo deve essere effettuato un controllo approfondito del sito web per verificare la presenza di errori e risolverli. Errori nell’interfaccia e nel codice pregiudicano la navigabilità del sito e la scansione dei contenuti da parte dei crawler, con la conseguente esclusione dalle ricerche.

Controllare se un sito è stato penalizzato o bannato da Google e procedere con l’individuazione del motivo e la risoluzione è una pratica complessa ma indispensabile. I motori di ricerca utilizzano due metodi di penalizzazione, manuale o automatica, ciascuno con un iter di verifica e risoluzione differente. Eseguire pratiche di marketing in autonomia o affidarsi a un professionista non esperto può risultare in pratiche di black hat SEO e spam con gravi penalizzazioni o ban definitivi su Google.

Un backlink è un link, esclusivamente con attributo rel=”follow”, che punta ad una pagina del proprio sito da un sito esterno. Siti autorevoli, inerenti al proprio business e con PA (Page authority) e DA (Domain authority) rilevanti, aumentano il ranking della piattaforma web e quindi la posizione sui motori di ricerca. I backlinks sono estremamente utili ai motori di ricerca perché sono parametro della popolarità e sono utilizzati da Google per indicizzare il sito nelle ricerche e assegnargli un rango. Una pratica di link building scorretta, eccessiva, non naturale o da siti considerati spam, comporterà la penalizzazione o il ban del sito web.

I motori di ricerca verificano che il business sia presente anche sui principali social media e che le rispettive pagine abbiano una costante attività di pubblicazione post, like e condivisione da parte degli utenti. Presenza sui principali canali sociali, numero dei followers, post con contenuti che rimandano al sito, condivisioni spontanee ed interazioni con gli utenti aiutano ad incrementare l’autorevolezza del sito web, pertanto migliorare la posizione del sito su Google.